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La lotta biologica nell’orto di agosto

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Ecco la guida mensile per contrastare le tipiche avversità dell’orto di agosto. Come usare le polveri minerali; come usare il neem per dorifora, afidi e cicaline; il macerato di ortica per gli acari; l’olio bianco per la cocciniglia; il piretro contro il bega verde; i consigli contro il grillotalpa e le talpe. Una guida ragionata all’orto biologico di agosto.

Orto di agosto: durante queste settimane è consigliabile allontanare le piante grasse dai raggi solari diretti senza sottovalutare il loro fabbisogno idrico; evitate che i vasi si asciughino troppo presto, posizionando delle stuoie di canne che favoriscono anche un’adeguata circolazione dell’aria e raccogliete erbe aromatiche, frutta e ortaggi; in agosto poi potrete piantare le specie biennali e manutenere e disinfettare facilmente serre e lettorini. Infine, ricordate di potare i rosai rampicanti, di preparare le talee di geranio e di moltiplicare le rose per margotta. In questo periodo le nostre coltivazioni necessiteranno di una maggiore irrigazione e tutte le coltivazioni di un attento monitoraggio per prevenire e curare le patologie vegetali e gli attacchi parassitari tipici del mese, quali: funghi, lumache, grillotalpe, dorifora, afidi, cocciniglie, acari, bega verde, nematodi e talpe.

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RAME E ZOLFO CONTRO LE CRITTOGAME

Nell’orto di agosto per prevenire e curare le malattie fungine, si può utilizzare la poltiglia bordolese il cui formulato deve essere irrorato sulle piante all’insorgere dei primi sintomi e ripetuto ogni 10 giorni per circa un mese. Le dosi sono di 15 gr di prodotto per litro di acqua. In commercio esistono prodotti, a base di solfato di rame finemente micronizzato, non compatibili con antiparassitari a reazione alcalina ma con un ottimo potere coprente ed il cui intervallo di sicurezza è di 20 giorni. Le dosi di intervento contro la fumaggine sono di 800-900 ml/hl ogni 100 lt di acqua, da utilizzare ogni 7-10 giorni. Questi prodotti non sono compatibili con gli oli, devono essere distribuiti con apposite pompe, in assenza di vento e durante la fase di riposo vegetativo, poiché la loro fitotossicità si manifesta soprattutto in caso di alberi con gemme già sviluppate o pronte a schiudersi. Rimuovere i residui colturali a fine ciclo, effettuare la rotazione delle piante orticole ed evitare di bagnare la parte aerea delle piante durante le irrigazioni sono invece ottime pratiche preventive contro le malattie fungine.

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LE POLVERI MINERALI CONTRO FITOFAGI E CRITTOGAME

La distribuzione di prodotti minerali è un’antichissima tecnica utilizzata per migliorare la resistenza delle piante contro i fitofagi e lo sviluppo delle crittogame. I minerali trattenuti dalla superficie fogliare creano una barriera sfavorevole alle avversità biotiche (Parassiti, virus, e animali) e abiotiche (meteorologiche e fisiologiche). Queste polveri minerali sono costituite da farina di roccia, bentonite e litotamnio, una farina a base di alghe calcaree di origine marina. Le dosi per il trattamento nutritivo e protettivo è di 500-600 g/hl, mentre per il trattamento anticrittogamico si aggiunge solfato di rame (rame 25%) alle dosi consigliate.

TRAPPOLE DI BIRRA NELLA LOTTA CONTRO LUMACHE E GRILLOTALPA

Le trappole di birra rappresentano un ottimo alleato nella lotta biologica nell’orto di agosto contro lumache e grillotalpe. Sarà sufficiente interrare una bottiglia di plastica tagliata a metà, riempita di birra e residui di ortaggi, per attirare limacce e grillotalpe. Pacciamare il terreno con la segatura, la cui consistenza asciutta e ruvida risulta poco invitante per le lumache, ha l’intrinseco vantaggio di trattenere l’umidità del terreno e contribuire al controllo delle malerbe. Salvia, timo e assenzio sono invece ottimi repellenti naturali.

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AZIONE DELL’OLIO DI NEEM CONTRO DORIFORA, AFIDI E CICALINE

L’olio di Neem agisce sui fitofagi per ingestione e per contatto. Su molti fitoparassiti manifesta la sua attività come regolatore di crescita alterando lo sviluppo degli insetti e inibendo la formazione dell’ormone coinvolto nel controllo della muta. Svolge un azione anti feeding, evidenziandosi una diminuzione dello stimolo alla nutrizione, possiede proprietà repellenti, che si manifestano con la scomparsa dei fitofagi e stimola il calo dell’ovodeposizione. Le dosi d’impiego dell’Olio di Neem, con formulati al 2,5%, sono di 75-150 ml/hl sulla maggior parte delle colture, con un tempo di sicurezza di 3 giorni. Gli effetti abbattenti sui fitofagi non sono immediati ma si concretizzano con la successiva scomparsa dei parassiti. E’ consigliato utilizzarlo anche nell’orto di agosto.

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IL MACERATO DI ORTICA CONTRO ACARI E FUNGHI

Il macerato di ortica si ottiene lasciando sfibrare 10 kg di ortica (10 kg di prodotto fresco equivalgono a 2 kg di prodotto secco) sminuzzata (senza le radici) in 10 lt di acqua pura o piovana, rimescolandola spesso per favorirne la fermentazione. In questa fase è bene controllare più volte il prodotto, soprattutto con le alte temperature, poiché appena la produzione di bolle da fermentazione si arresta, bisogna immediatamente eseguire la filtrazione, previa aggiunta del 5% di aceto. Il macerato di ortica diluito con acqua al 50% è utile contro tignola, mosca e acari. Si utilizza innaffiando le foglie ogni 15 giorni in via preventiva o per 3-4 giorni consecutivi in caso di attacchi crittogamici o di insetti dannosi. Nell’orto di agosto, in sinergia con il macerato di equiseto al 20%, il macerato di ortica è utile contro la peronospora della vite. L’aggiunta dell’1% di sapone di Marsiglia puro ne aumenta l’adesività e quindi l’efficacia. Il macerato di ortica è particolarmente attivo sugli ortaggi e gli alberi da frutto. Deve essere vaporizzato la mattina presto, dopo il tramonto o quando il cielo è nuvoloso. E’ un prodotto assolutamente innocuo e particolarmente utile in quei casi in cui le piante trattate con prodotti di sintesi risultino resistenti a questi ultimi.

SAPONE DI MARSIGLIA CONTRO GLI AFIDI GLI ACARI

Un ulteriore soluzione sostenibile nella lotta agli afidi è il sapone di Marsiglia naturale specialmente nell’orto di agosto. Per ottenere una soluzione acaricida efficace, diluire un cucchiaio di sapone di Marsiglia (privo di elementi chimici) in 1 litro di acqua, nelle dosi di 30 cc se liquido o 20 gr se solido, oppure aggiungere 90 cl di alcol denaturato a 50 gr di sapone di Marsiglia. Il prodotto deve essere sempre diluito in 10 cl di acqua e applicato nelle ore serali, a giorni alterni, sulle foglie o colpendo direttamente gli insetti. Una valida alternativa a questi preparati è data dall’aggiunta di olio bianco emulsionato o di semplice olio; in questo caso le dosi saranno: 100 gr di olio, 10 gr di Marsiglia e 10 lt di acqua.

L’OLIO BIANCO. UN RIMEDIO CONTRO LA COCCINIGLIA

Un ulteriore aiuto nella lotta biologica è dato dall’olio bianco, che agisce per asfissia. Nonostante non abbia una lunga persistenza e non sia particolarmente nocivo, per evitare che disturbi gli insetti utili, è preferibile utilizzare quest’olio minerale purificato prima o dopo la fioritura. L’applicazione dell’olio bianco è raccomandato la sera, quando gli insetti impollinatori non sono presenti ed è sconsigliato per le piante sotto stress idrico. Le dosi di impiego sono di 2-3 l/hl in inverno e 1 l/hl in estate. Non è miscelabile con lo zolfo e risulta dannoso per le piante grasse.

DECOTTO DI EQUISETO CONTRO FUNGHI, ACARI E AFIDI

Anche nell’orto di agosto, l’equiseto rende le piante resistenti alla penetrazione dei funghi, risultando un eccellente coadiuvante nella prevenzione e nella lotta contro l’oidio, la ruggine, il ragno rosso, gli acari e gli afidi. Il decotto di equiseto si ottiene lasciando in ammollo per 24 ore 45-50 gr di pianta secca o 100 gr di pianta fresca in 1 litro di acqua. Portate a ebollizione a fuoco basso per almeno mezz’ora, quindi togliete dal fuoco e lasciate raffreddare, filtrate e infine diluite il prodotto in acqua, in rapporto di 1:5. Il decotto e il macerato di equiseto si utilizzano in belle giornate di sole, innaffiando le foglie ogni 20 giorni in via preventiva o per 3-4 giorni di fila in caso di attacchi di oidio. Inoltre, questi preparati si possono impiegare sul terreno ogni 2-3 settimane per proteggere i tuberi e le parti sotterranee degli ortaggi dalle crittogamiche.

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FAI DA TE IL PIRETRO CONTRO BEGA VERDE ACARI AFIDI E COCCINIGLIE

Le Piretrine si ottengono dalla macinazione dei capolini di alcune composite esotiche, appartenenti al genere Chrysanthemum (Pyrethrum), la cui specie più ricca di principio attivo è il C. Cinerariaefolium. Le Piretrine agiscono prevalentemente per contatto, con un’azione neurotossica molto rapida contro diversi insetti, che si manifesta con un’immediata paralisi degli stessi. Il piretro, sconsigliato durante la fioritura perché potrebbe nuocere alle api impollinatrici, è caratterizzato dalla bassa tossicità e dalla limitata persistenza che inficia il suo potere insetticida. Per questa ragione in commercio si trovano formulati associati ad altri prodotti, le cui dosi per formulati al 4% sono di 70-100 ml/hl, da spruzzare nelle ore serali o al mattino presto anche nell’orto di agosto. Il piretro produce una enorme quantità di fiori che vanno lasciati essiccare direttamente sulla pianta. Una volta raccolti si pestano o si macinano fino ad ottenere una polvere sottilissima che poi va diluita in acqua. La soluzione ottenuta da 1 cucchiaio raso di polvere di piretro in 1 litro di acqua deve essere agitata energicamente e irrorata sulle piante.

GLI INSETTI UTILI CONTRO LA COCCINIGLIA NELL’ORTO DI AGOSTO

I Coccinellidi Exochomus quadripustulatus e Chilocorus bipustulatus e gli imenotteri calcinoidei (parassitoidi) controllano efficacemente il fitofago. L’ Exochomus quadripustulatus è una coccinella nera con due macchie rosse su ogni elitra che allo stadio larvale ha un’attività predatrice spettacolare. Il Chilocorus bipustulatus è di colore nero o rossastro, lucente, con 3 macchie rossicce su ogni elitra, di cui le prime due fuse in una. Il Chilocorus, come l’Exochomus, deve essere introdotto a partire da aprile-maggio, ma il periodo di massima attività è in estate. Questi coccinellidi devo essere distribuiti nelle immediate vicinanze delle prede.

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LA COCCINELLA CONTRO GLI AFIDI

L’Adalia Bipunctata è un coleottero coccinellide, predatore di molti afidi. Questa coccinella si distingue per la presenza di due soli puntini sulle elitre. Allo stadio adulto questa coccinella è talmente vorace da arrivare a predare fino a 100 afidi al giorno. Le uova saranno poste su strisce da appendere alle piante, nella misura di 20 esemplari circa per mq. Gli adulti, invece, saranno depositati direttamente sulla pianta nella misura di circa 10 esemplari.

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IL BACILLUS THURINGIENSIS CONTRO LA DORIFORA E ALTRI PARASSITI DELL’ORDINE DEI DITTERI, DEI COLEOTTERI E DEI LEPIDOTTERI

Il Bacillus Thuringiensis deve essere utilizzato immediatamente dopo la schiusura delle uova di ditteri e lepidotteri e quindi con larve nei primi stadi di sviluppo. L’applicazione deve essere effettuata con piante asciutte, preferibilmente di sera e in assenza di pericolo di precipitazioni. Le dosi d’impiego per la subspecie Tenebrionis sono di 3-5 grammi di prodotto per 10 mq di coltura; invece, per la subspecie Kurstaki ceppo EG 2424, le dosi sono di 2-3 ml di prodotto in 5 lt di acqua, per trattare 10 mq di coltura. Questo batterio si trova in commercio sotto varie forme e l’applicazione viene effettuata con atomizzatori e pompe a spalla.

NEMATODI GALLIGENI

La lotta contro tutti i nematodi s’impernia sulla disinfestazione del suolo all’aperto per le colture da pieno campo, o dei terricci per le colture in vaso. Il mezzo più efficace di disinfestazione del suolo è senza dubbio il calore: per piccoli quantitativi di terriccio o sabbia si può usare il riscaldamento a secco in un comune forno, oppure acqua bollente con la quale annaffiare abbondantemente e spesso il terriccio stesso. Vi sono anche soluzioni offerte da mezzi fisici, quali la solarizzazione, che consiste nel surriscaldare il terreno utilizzando il calore estivo e assicurando per 4-8 settimane un trattamento termico efficace. Bisognerà inumidire il terreno e coprirlo con teli di plastica trasparente. Altre soluzioni nell’orto di agosto sono date da alcune tecniche di tipo agronomico quali la rotazione delle colture per 3-4 anni, la concimazione con letame maturo e il sovescio di rafano e senape.

CONSIGLI CONTRO LE TALPE

Le talpe causano danni ingenti al nostro tappeto erboso e alle coltivazioni. Facilmente individuabili per le montagnette di terra che lasciano, possiamo cercare di allontanare questo simpatico ma dannoso animale imbevendo del cotone idrofilo in una sostanza a base di olio, aglio e menta da interrare nelle loro gallerie. In commercio esistono numerosi dissuasori sonori elettrici ma per chi volesse crearne uno da sé, sarà sufficiente infilare all’interno della galleria un bastone, alla cui estremità si poggerà una bottiglia di plastica (col fondo tagliato) che mossa dal vento lo colpirà, amplificando il rumore prodotto all’interno della galleria e provocando l’allontanamento dell’animale.

LE BUONE PRATICHE COLTURALI PER PREVENIRE LE PATOLOGIE DELL’ORTO DI AGOSTO

Ottime soluzioni preventive nell’orto di agosto contro le malattie fungine consistono nel posizionare la pianta colpita in una zona ben ventilata, praticando potature atte a illuminare ed aerare ogni parte della chioma ed evitando possibili ristagni d’acqua. Sconsigliata è la pacciamatura con scarti vegetali, che mantiene troppo umido il terreno, creando l’habitat ideale per l’insorgenza dei funghi. Ottima alternativa è data dalla pacciamatura con foglie di felce maschio, che grazie alle proprietà anticrittogamiche, contrasta le malattie fungine. Per quanto riguarda l’irrigazione, in questo periodo bisognerebbe irrigare poco ma spesso e per evitare shock termici, utilizzare acqua a temperatura ambiente.

CONSOCIAZIONI

Le consociazioni ideali contro i funghi sono date da: aglio, cipolla ed erba cipollina. Contro la cocciniglia, una buona consociazione è data dal Nasturzio, un fiore ricco di proprietà antibatteriche, da piantare intorno alle colture da proteggere.

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Manuela Serio

Nata e cresciuta a Lecce, dopo il diploma di Perito Agrario si laurea in Scienze Politiche con una tesi in Diritto Agrario Comunitario sulla legislazione dei vini DOC provenzali, presso “l’Université de droit, Sofia Antipolis” di Nizza. Nel 2013 consegue il diploma di Sommelier e dal 2014 collabora con l’Accademia dei Georgofili, curando le attività relative all’Expo 2015. Decide quindi di andare a vivere a Montepulciano e contribuire alla gestione dell’azienda vitivinicola di famiglia ma anche di dedicarsi all’attività giornalistica nel settore agricolo ed enogastronomico e di wine taster and consultant per alcune strutture ricettive nel sud Salento. E’ un’appassionata di natura, agricoltura sostenibile, moto, cucina, tennis e vela.
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