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Le cure dell’orto biologico per una migliore produzione

Cosa trovi in questo articolo

Nell’articolo precedente abbiamo visto insieme come pianificare un orto biologico in Stile Naturale: che tipo di ortaggi scegliere, a seconda del terreno, esposizione, ecc.

Oggi, invece, vedremo come ottenere una massima produzione dalle colture presenti nel nostro Orto. Trascorso ormai un mese dalla messa a dimora delle giovani piantine, è tempo di agire per ottenere il massimo risultato.

I consigli che troverete sono frutto della nostra esperienza, sono tecniche che applichiamo quotidianamente nella nostra Azienda L’orto che fa la differenza.

Partendo dagli ortaggi più comuni, vediamo quali sono le azioni da compiere:

Pomodori

La pianta del pomodoro è un tipo di frutto da coltivare. Ebbene sì, per chi non lo sapesse, il pomodoro è ritenuto un frutto e non un ortaggio. Gli accorgimenti per ottenere un buon raccolto sono semplici ed efficaci, cominciamo.

Innanzitutto la prima cosa da fare è legare la pianta ad un sostegno, che può essere un palo o un filo; può essere a capanna oppure su un unico filare. Insomma, ci sono svariati metodi per legare la pianta ad un sostegno.

La seconda azione da compiere è quella di asportare dalla pianta madre le famose “femminelle” (fig. 1), non sono altro che dei butti ascellari che crescono tra il tronco della pianta madre e le foglie. Asportandole, la pianta in questione dirigerà le energie nella sua crescita e nella produzione di frutti, che in questo modo potranno essere più grossi, più numerosi e più saporiti.

Altra azione da compiere è quella di asportare anche le foglie più basse, quelle vicine alla base e che coprono il primo grappolo di frutti. Così facendo i raggi del sole arriveranno più facilmente al frutto facendolo maturare prima.

Si può inoltre ottenere dei frutti più saporiti facendo una ferti-irrigazione alle piante, ovvero diluire in acqua delle sostanze a base di Potassio e Azoto.

Il Potassio rende i frutti più belli e saporiti, l’Azoto invece aiuta la crescita della pianta, ma occhio a non esagerare con quest’ultimo elemento, perché, se dosato in modo sbagliato, può portare a marciume apicale dei frutti.

Coltivare buoni Peperoni nell’orto biologico

Come per la pianta del pomodoro, anche quella del peperone ha bisogno di accorgimenti simili per una maggior produzione. Vediamoli insieme.

La prima azione da compiere è far sviluppare la pianta anziché i frutti, quindi eliminiamo le foglie alla base del fusto e le “femminelle”:anche il peperone le ha e solo pochi sanno che queste vanno asportate. In questo modo potrete notare una crescita più rapida della pianta, che concentrerà quindi le energie nella propria crescita, sia del tronco sia radicale.

La seconda azione da compiere per ottenere maggiori frutti è quella di asportare il primo peperone, quando è grande come una nocciolina, così da limitare il dispendio di energie da parte della pianta per far crescere un frutto che più di tanto non cresce, essendo il primo.

Quando la pianta raggiunge dimensioni importanti, è buona cosa fornirle un sostegno a cui legarla, meglio se un palo, così da poterle evitare cedimenti di rami, dovuti al notevole peso.

Melanzane gustose nell’orto biologico

Le melanzane, i peperoni e pomodori fanno parte della stessa famiglia, quella delle “SOLANACEE”; dunque anche le melanzane richiedono azioni simili a quelle sopra indicate. Vediamole insieme.

La melanzana è una coltura che presenta grandi foglie ombreggianti e un tronco solido, molto resistente. Tuttavia, per rendere una massima produzione dalla nostra pianta dobbiamo, come prima azione, asportare le “femminelle” e le foglie ombreggianti più basse, per i motivi già spiegati nei due paragrafi precedenti.

Mano a mano che la pianta cresce sarà necessaria una pulizia dalle foglie, in particolare quelle appena sopra i frutti sono foglie grosse ed ombreggianti, che rallentano la crescita e maturazione del frutto.

Come per i peperoni, una volta che la pianta raggiunge dimensioni notevoli, sarà buona cosa fornirle un sostegno a cui appoggiarsi.

Zucchino saporito biologico

Zucchino, cetrioli e zucca fanno parte della famiglia delle “CUCURBITACEE”.

La coltivazione dello zucchino è tra quelle più semplici: una volta che la pianta ha radicato bene e inizia la crescita sia dell’apparato fogliare sia del tronco, possiamo scegliere se coltivarla a terra, facendola strisciare, oppure se farla crescere ad “alberello”, ovvero legandola ad un sostegno fisso man mano cresce.

Per far partire bene la pianta, consigliamo di asportare i primissimi due zucchini, in modo che la pianta possa concentrare le energie nella crescita forte e robusta del tronco per poi produrre più frutti.

Dobbiamo sempre tener monitorata la crescita della pianta, perché se il terreno è ricco di sostanza organica, questa potrebbe iniziare a “figliare”, cosi facendo si formeranno altre ramificazioni sempre produttive, ma si otterranno zucchine piccole; in questo caso è meglio asportarle e tenere un unico tronco principale di produzione.

Cetrioli, acqua e reti

Per i cetrioli gli interventi da fare sono minimi, richiedono però un buon impianto su cui arrampicarsi. Necessitano di una rete (plastica o metallica) su cui arrampicarsi, un terreno sciolto e non argilloso e tanta acqua perché la pianta ha bisogno di svilupparsi lungo tutta la sua lunghezza e produrre frutti. Sceglieremo noi poi se cogliere i cetrioli quando sono piccoli, medi o grandi.

Zucche

La coltivazione delle zucche, come per i cetrioli, richiede interventi minimi, dobbiamo solo stare attenti nelle prime settimane di crescita della pianta, che questa si sviluppi in fretta e velocemente. Asportare le parti che hanno “figliato” aiuterà la nostra pianta di zucca a crescere forte, sana e robusta.

Una volta formatisi i frutti, dovremo fornire loro dei sostegni a cui appoggiarsi (assi di legno o cassette della frutta) per evitare che il contatto con il terreno porti alla marcescenza dei frutti stessi.

Lattughe nell’orto biologico

La coltivazione delle lattughe non richiede grande impegno, teniamo presenti piccoli accorgimenti per ottenere una lattuga di grandi dimensioni, croccante e gustosa.

In questi mesi di caldo non dobbiamo mai far mancare un costante apporto idrico ed è una buona smuovere il terreno superficiale, cosi da favorire l’assorbimento dell’acqua. Se il caldo fosse eccessivo, possiamo intervenire con un piccolo tunnel ombreggiante, così facendo il terreno resterà umido e le lattughe non si bruceranno.

Qui sopra abbiamo visto i principali ortaggi presenti nella maggior parte degli Orti e i metodi per trarre il maggior beneficio possibile. Come detto all’inizio, ciò che abbiamo descritto è frutto del nostro lavoro quotidiano, seguendo i metodi “di una volta” ma con uno sguardo al futuro, il tutto in uno Stile Naturale al 100%

Photo by Thomas Martinsen on Unsplash

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L'orto che fa la differenza

L'orto che fa la differenza

Siamo Ortolani, non di professione perché nessuno di noi lo è… ci siamo “auto-formati” durante tutti questi anni. Ci occupiamo di coltivare la terra con tecniche non invasive e 100% Naturale, ed intervenendo, se necessario, con i metodi sani e naturali “di una volta”. Crediamo in un futuro, un futuro Sociale, dove tutti possono trovare inserimento lavorativo nel Mondo
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