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Come brillare di luce propria per essere felici

Cosa trovi in questo articolo

Essere felici è una cosa seria. La tua vita può essere vissuta in modo pieno e consapevole, ogni giorno può essere una nuova avventura e nascondere infiniti tesori per te e occasioni in cui condividere la tua luce con gli altri. Accade a molte persone di perdere la strada, di chiudersi in sé stessi, perdere la speranza e iniziare a vedere la propria esistenza come una lunga serie di doveri, di obblighi a cui non poter scappare, è così che la luce dell’anima inizia ad affievolirsi piano piano, fino a che la vita perde di sapore e di significato.

Ti è mai capitato di sentirti non abbastanza? Incapace di poter affrontare la realtà e con il bisogno di trovare qualcuno a cui aggrapparti per poter essere felice? Succede a tante persone. Quando si perde la propria luce, il mondo sembra un luogo oscuro e cerchiamo qualche faro per restare in piedi. In questo modo sono nate tante storie d’amore, dove uno dei due rimane affascinato dalla luce dell’altro e gli si affida per rendere la propria vita più radiosa e piena di vitalità e passione. In questo modo sono anche finite molte storie d’amore; il partner che avevamo conosciuto così vitale, pieno di grinta e voglia di fare, si è lentamente spento, rendendo la nostra vita sempre più grigia e insopportabile.

La possibilità di scegliere per essere felici

Fino a che la vita è fatta da azioni obbligatorie, doveri, compiti a cui non ti puoi sottrarre, non hai più alcuna possibilità di scegliere. Quando hai un bisogno che preme, pensieri o pulsioni che non riesci a controllare, non puoi avere la libertà di scegliere. Se ti perdi nel deserto e incroci un gruppo di persone sul fuoristrada, che ti propongono di venderti una bottiglia d’acqua in cambio di tutto il tuo denaro, non hai possibilità di scegliere in libertà. La prima cosa da fare è quindi riscoprire la propria luce, farla brillare, e rendersi conto che tutti noi abbiamo la capacità di splendere, di stare in piedi da soli, di vivere una vita divertente ed emozionante.

Se aspetti che arrivi qualcuno a salvarti, a mettere gioia nel tuo quotidiano, a mettere passione nelle tue azioni, a convincerti a fare del bene per la tua salute, sei nella stessa situazione di chi si è perso nel deserto senz’acqua. Dovrai dare ogni cosa a chi verrà a salvarti. Ma ogni risorsa è dentro di te, non hai bisogno di nessuno per essere felice e vivere la giornata con soddisfazione e passione, per crescere e accudirti.

Il compito di Padre e Madre

Quando eravamo neonati, non avevamo strumenti. Non sapevamo parlare, camminare, non conoscevamo i pericoli e in ogni caso non saremmo stati in grado di difenderci. Abbiamo avuto delle figure genitoriali, che si sono presi cura di noi, ci hanno insegnato a conoscere il mondo e ad interagire con l’ambiente per ottenere quello che ci serviva, evitando i pericoli e imparando come affrontare le situazioni difficili. Ci hanno nutrito, ascoltato, consolato, consigliato, ognuno di loro in modo diverso. Non esiste il genitore perfetto, avranno fatto degli errori, avranno avuto tante mancanze e fatto o detto cose, che avremmo preferito evitassero.

Nell’osservare gli aspetti positivi che padre, madre, nonni e zii, hanno avuto per la nostra crescita, abbiamo creato dentro di noi l’idea di quello che dovrebbe essere un padre perfetto e una madre perfetta, mentre gli errori che hanno commesso ci hanno insegnato come non dovrebbero essere. Adesso che non siamo più bambini, possiamo riprendere questo potere dentro di noi, diventando il padre e la madre perfetti, per noi stessi.

Diventando responsabile per la tua vita, avrai indietro tutto il tuo potere. Quando lasci che altri prendano le tue scelte, decidano della tua vita o che altri si prendano cura dei bisogni che tu non pensi di poter soddisfare, stai mettendo questo potere nelle loro mani. Senza potere sulla vita non c’è più scelta, la vita diventa una prigione dove possiamo soltanto diventare degli automi, facendo tutto quello che serve perché queste persone continuino a prendersi cura di noi. Facendo in questo modo togliamo anche a loro la scelta di poterci donare qualcosa in libertà. Se il mio partner non è capace di gestire il suo umore ed è sempre triste, dovrò fare sempre qualcosa per tirarlo su, non è più una scelta, in quanto se non lo facessi, dovrei vivere la sua stessa miseria.

Ricomincia a splendere

Quando cerchiamo di recuperare la nostra luce, uscire dalla trappole che ci siamo costruiti e riprendere il potere delle nostre scelte e della nostra vita, quello che vediamo è ancora oscurato dalla mentalità del bisogno. Succede così che pensiamo di non poter fare tutto da soli, in fondo chi può essere capace a soddisfare ogni suo bisogno? Chi può essere bravo in tutto e completamente autosufficiente? Tutti abbiamo bisogno di qualcuno nella nostra vita, nessun uomo è un’isola.

Se avessimo recuperato la nostra luce interiore, vedremmo invece che la questione è molto diversa. Essere autonomi dal punto di vista emozionale e mentale, non significa fare tutto quanto da soli, ma essere capaci di stare bene con se stessi e con le proprie risorse, altri potranno farci stare meglio, sotto molti punti di vista, ma senza di loro siamo capaci di funzionare bene, in modo costruttivo.
Ci sono dei punti chiave su cui potersi impegnare per recuperare la propria luce, e per costruire questa autonomia e recuperare il proprio potere personale e ricominciare a splendere, vediamoli insieme.

Stare con sé stessi

Quando ti conosci bene e ti prendi cura della tua vita, inizi anche ad amarti, e passare del tempo con qualcuno che ami e che stimi è davvero gradevole. Molte persone non riescono a meditare per questo motivo, restare da soli, senza stimoli esterni e senza altre persone, è qualcosa che ci mette davanti alla nostra natura più autentica. Amarsi è qualcosa di pratico, ci si prende cura di noi, ci si coccola e si premiano i successi, si guardano alle sconfitte valutando non solo i risultato ma l’impegno e utilizzandole come una lezione per imparare a far meglio.

Stimarsi è qualcosa che riguarda i nostri valori. Se facciamo quello che riteniamo giusto e ci impegniamo per le cose che per noi sono importanti, aumenteremo la stima che abbiamo di noi come persona e impegnandosi in questa strada, cancelleremo ogni traccia di vergogna quando ci guardiamo allo specchio. Passare del tempo in propria compagnia non è rinchiudersi nella solitudine, ma imparare a migliorare il rapporto che abbiamo con noi stessi e ad ascoltare il nostro corpo, il cuore e i pensieri, per comprendere se stiamo facendo qualcosa, nella nostra vita, che crea conflitti interiori e intacca la pace del cuore o della mente.

Quando stare con sé stessi diventa un piacere, frequentare altre persone diventa una scelta. La loro presenza nella nostra vita sarà quindi un bel dono, ma non avremo il terrore che, se dovessero andarsene, la nostra vita verrebbe trasformata in un luogo tetro, privo di gioia e luce. Abbiamo la nostra luce, staremo bene in ogni caso.

Tornare ad essere felici vivendo la propria storia

Immagina che tutti intorno a te stiano recitando una parte, come in un sogno in cui avvenimenti e persone seguono un copione già scritto. Se tutto quanto fosse già deciso, quello che resterebbe da scrivere, sarebbe la tua parte. Come agisci in questa storia? Quali sono le tue scelte, quali azioni compi, quali sono le parole che rivolgi a questi attori? Ma soprattutto, in che modo decidi di comportarti, con quale energia, con quale passione o intenzione? Immagina questa storia, già scritta, tutto già deciso. Immagina alcune persone che conosci, mettile dentro questa storia. È facile vedere che ognuna di loro, farebbe cose differenti, oppure farebbe la stessa cosa, ma in modo differente.

Siamo tutti differenti, profondamente unici, la tua storia la puoi vivere soltanto in due modi: o reciti la parte di qualcun altro, fingendo di essere un personaggio che credi utile interpretare, oppure reciti la tua parte, nel tuo modo. Molte persone possono recitare una parte fittizia, fare scelte che ritengono gradite o utili, dire le parole che gli altri si aspettano o non dire niente e lasciare parlare altri. Ma è la tua storia, se anche tutto fosse già scritto, nessuno può controllare quello che dirai, che farai e soprattutto, il modo in cui agirai. Puoi prendere in mano la tua vita e scegliere di diventare il protagonista della tua storia, non più una comparsa che vive come satellite, nella storia di qualcun altro.

Puoi scegliere di dire quello che pensi, nel modo in cui ritieni giusto, di agire secondo coscienza, di fare la scelta che ritieni corretta, anche quando questo potrebbe esporti al giudizio o creare conflitti. I conflitti si risolvono, si affrontano e sono la base per la creazione di uno spazio vitale autentico. La tua verità non la può raccontare nessun altro, soltanto tu puoi decidere il tuo copione e interpretare il ruolo che riflette la tua unicità.

Regole, barriere, rispetto

Se scegli di dire sempre di sì, non riuscirai lo stesso a rendere tutti contenti, ci sarà sempre qualcuno che ti apprezza e qualcuno che ti giudica. Quello è il loro giudizio però, non ti riguarda e non puoi controllare quello che le persone pensano. Il loro pensiero vive nella loro mente, un giudizio negativo, una critica, è un cibo che prepara la loro mente e non hai l’obbligo di mangiare, lascia che il cibo cattivo resti a chi lo ha cucinato.
Per vivere una vita sana è necessario costruire un sistema di giusto e sbagliato, questo ci riguarda e queste regole valgono per noi, nel nostro spazio vitale ci devono essere delle regole.

Queste regole non le imporremo alla vita degli altri, ognuno avrà le sue, non è utile giudicare il modo di vivere di altre persone. Quando qualcuno interagisce con noi però è bene che impari le nostre regole e le rispetti. Se qualcuno entra in casa tua con gli stivali sporchi di fango, mangia il cibo dal frigo usando le mani, si pulisce sulle tende e inizia a tirare gli oggetti sulle pareti, sta agendo dentro il tuo spazio, in un modo contrario alle tue regole.

Tutti sappiamo che non si può entrare in casa di altre persone e comportarsi in quel modo, meno chiaro ed evidente è cosa urta i valori degli altri. Per questo tu devi avere delle regole chiare, sapere le cose che sono sempre vietate, quelle che sono normalmente sgradite ma possono capitare se motivate e quelle che sopporti malvolentieri però ogni tanto puoi concedere. Non puoi avere confusione su questo, devi conoscere in modo chiaro le tue regole. Il secondo passo è chiarirle agli altri.

Se qualcuno viola una tua regola, la prima cosa da fare è informare in modo chiaro sul tipo di violazione, puoi dare quasi sempre il beneficio del dubbio, può essere che l’altra persona non sapesse che quell’azione/frase/atteggiamento, era per te inaccettabile.

Nel 90% dei casi, si può parlare in modo chiaro e assertivo, senza doversi scaldare o fare scenate; anzi, mettersi sulla difensiva in queste situazioni non aiuta la comunicazione. Se l’evento si ripete, si entra nella terza fase del processo, ovvero difendere i propri limiti. Le persone devono rispettare, nel tuo spazio vitale, quelle che sono le tue regole, in caso contrario ci saranno ripercussioni; si può scegliere di discutere profondamente del tema, fino alla ripercussione massima, che è l’interrompere la frequentazione con quella persona. Se il suo modo di vivere non è compatibile con il tuo, lui ha il diritto di vivere nella sua modalità, a casa sua, nei suoi spazi e con chi trova quella modalità gradevole e costruttiva.

Per difendere i propri limiti e le proprie regole, bisogna imparare a dire di no. Non serve gridare o scaldarsi, basta essere chiari e decisi nella propria posizione. Ho visto persone dire “no” in modo calmo e quasi amorevole, il loro viso era disteso, le parole pacate, ma la percezione dell’energia di quel “no” era così chiara che non ci sono state insistenze: il messaggio è arrivato ed è stato ascoltato e rispettato.

Gioca, muoviti, condividi

Ci sono molti bambini felici e sereni. Era così anche per noi, sebbene spesso ce lo dimentichiamo. Con il passare del tempo la vita è diventata più complicata, abbiamo imparato molte cose e crescendo, pensiamo che quel bambino sia sparito. Una parte della nostra natura è ancora connessa all’infanzia, anche se si è trasformata parecchio. Il nostro cuore ha ancora bisogno di giocare, anche se i modi con cui ci divertiamo oggi sono molto differenti da quelli infantili.

Giocare nutre il cuore di quella gioia leggera che possiamo provare quando ci stiamo divertendo. Trova quindi tutte quelle attività che ti fanno provare quell’emozione, fai una lista, la più lunga possibile, in modo che tu possa avere maggiori scelte. Guarda al tuo passato e ricerca tutte quelle cose che ti hanno fatto sentire allegro e con il cuore leggero, se non ne hai, crea una lista di cose da provare, sperimenta tutto il possibile per trovare quello che ti nutre l’animo. Per splendere la tua luce ha bisogno di muoversi e di restare fresca e rigenerata.

L’emozione non è tutto. Devi muovere anche il corpo. Cerca qualche attività che ti permetta di rimetterti in movimento ma che non sia noiosa. Lo scopo non è dimagrire o rimetterti in forma, nemmeno aumentare la muscolatura, ma usare e vivere il proprio corpo. Non siamo una mente e un cuore eterei, ma abitiamo un corpo che per funzionare deve essere usato. Qualsiasi cosa che ti muova va bene, puoi pattinare, ballare, correre, nuotare, passeggiare, fare tai chi, aerobica, scegli quello che ti mette più voglia addosso, così che farlo sia più semplice e non ti pesi troppo alzarti dalla sedia. La tua luce necessita un corpo che sia funzionante e vitale.

L’ultima cosa, ma la più importante. Condividi. Non c’è luce che possa brillare a lungo se è chiusa in una scatola. La forza che alimenta lo splendore della tua anima è l’amore. Per amare basta agire secondo quello che sentiamo giusto e mettendo tutto noi stessi in quello che facciamo, tenendo il cuore aperto e condividendo con chi partecipa a quel momento del nostro viaggio. Aprire il cuore e lasciarlo splendere si può fare con un sorriso, con un momento in cui ascoltando qualcuno che ti parla, concentri su di lui le tue energie, abbracciandolo con la tua luce. Si può fare permettendoci di dire la nostra verità, senza imporla ma lasciandola semplicemente volare, oppure avendo il coraggio di fare qualcosa, esattamente nel modo in cui sentiamo di farla. Senza paura del giudizio, del rifiuto, del ridicolo. Ogni volta che teniamo il nostro cuore aperto e mettiamo la nostra luce in condivisione con gli altri, stiamo facendo scorrere il nostro amore, stiamo partecipando al mondo, con la nostra vera essenza.

Conclusioni

Per poter lasciare splendere la tua anima, la tua mente, il tuo cuore, devi ricordarti di usarli, in modo autentico. Scegliere di ritornare a brillare, di diventare autonomo e responsabile della propria storia personale è fondamentale, ma senza la pratica, la scelta rimane solo un’idea e non porta alcun beneficio. Quando inizi ad usare la tua luce, questa renderà la tua vita e quella di chi ti sta intorno, molto più intensa. Qualcuno vorrà restare con te il più possibile, qualcuno si allontanerà. Più usi la tua luce interiore, più dovrai prendertene cura, puoi trovare qui alcuni semplici modi per effettuare la purificazione energetica della tua persona, questi ti aiuteranno a mantenere le tue energie ad alte vibrazioni e a liberarti dalle negatività che incontrerai nel tuo cammino.

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Alfredo Nardone

Ho intrapreso il mio cammino spirituale a 19 anni e da quel momento non ho mai deviato dalla ricerca e dalla pratica, di tutte le tematiche e discipline che mi potevano aiutare nel mio percorso. Sono Master Reiki di molteplici scuole e utilizzo diversi strumenti energetici come il QiGong, il LingQi, l’EFT, lo Zhang Zhuang, varie metodologie di Meditazione e altro. Credo che l’essere umano vada visto nel suo insieme, che la consapevolezza e la guarigione siano percorsi in cui la persona deve essere protagonista e maestro, non paziente inerme che subisce diagnosi e prescrizioni.
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