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L’equilibrio interiore nel tempo libero

Cosa trovi in questo articolo

Ognuno ha una parte del proprio tempo che è impegnata in situazioni in cui esistono vincoli. Poche persone sul luogo di lavoro possono dire tutto quello che pensano, vestirsi come vogliono e scegliere quali attività fare e quando farle. La libertà che possiamo avere in molte situazioni è quindi limitata da regole sociali, accordi, leggi sociali, morali o legali. E il nostro tempo libero può esserne penalizzato.

Queste regole, obblighi, accordi, portano alcune persone a vivere uno stato di conflitto tra quello che sono, la loro vera natura autentica, e quello che devono fare o non possono fare.

Per altri la situazione è più complessa: ci sono persone che non possono essere loro stesse, fare e dire quello che vogliono sia sul lavoro, che in famiglia o con il partner.

Succede così che per alcune persone la giornata è uno spostarsi tra scenari differenti: lavoro, famiglia, partner, in cui vigono regole e aspettative differenti, ma in cui non si può mai essere veramente autentici, non si può mai dire veramente quello che si pensa e fare proprio quello che si vuole fare, nel modo preciso in cui lo si desidera.

Il tempo in cui siamo immersi in questi scenari “regolati“, varia da persona a persona; quello che ci accomuna è che tutti dobbiamo in qualche modo sopportare le pressioni sociali, morali e legali, e quindi scendere a compromessi tra quello che si può fare e la nostra vera natura animica. Questi compromessi portano a squilibri nel nostro sistema energetico, intaccano il nostro benessere, e nei casi più gravi aprono delle vere e proprie ferite, intaccando la felicità, la soddisfazione di vita e la voglia di vivere delle persone.

QUANTO TEMPO LIBERO ABBIAMO 

Ogni giorno devi dormire. Si può dormire poco, ma non si può evitare di dormire. Durante il tuo sonno non hai libertà d’azione, la tua coscienza è spostata nel regno onirico e non hai facoltà di scelta. Ogni giorno ti occupi di qualcosa con altre persone, può essere un lavoro, un passatempo di gruppo, qualsiasi attività organizzata. In questo tempo devi agire secondo delle regole e coordinarti con gli altri per uno scopo comune. Anche in questo caso la tua libertà è delimitata. Ci sono poi i casi in cui si frequentano persone e partner che non sono totalmente affini, anche in quei contesti dovrai fare compromessi.
Sembra uno scenario tremendo, dove in ogni luogo non si può mai essere liberi, eppure non è così, perché ogni giorno può avere uno spazio in cui liberare la propria natura. Come si fa? Bisogna deciderlo.

LO SPAZIO SACRO

Quando hai visto tutti i compromessi che devi fare e che vuoi fare, nelle differenti situazioni, puoi scegliere di dedicare del tempo per prenderti cura di te. Se lo scegli, se decidi, e davvero lo vuoi, lo puoi fare. Non c’è da esagerare, questo serve solo per darsi una scusa per non farlo e dire “Non posso prendermi 2 ore ogni giorno per prendermi cura di me, ho una famiglia, ho impegni, ho degli obblighi“. Infatti non devi prendere 2 ore, bastano 15 minuti, gli stessi che prendi quando resti nel bagno per più tempo del necessario, solo per gustarti il silenzio e la pace e l’assenza degli altri. Solo che se organizzi questo tempo, lo curi, lo pianifichi, allora ne potrai trarre il meglio.
Non è tempo rubato, non devi chiedere il permesso a nessuno per poterti prendere cura di te, è un diritto di ogni essere umano.

PERCHÉ RIEQUILIBRARE

Ogni conflitto che viviamo, porta via energie fisiche, mentali, emozionali e spirituali. Ci sono situazioni che creano dei blocchi energetici o delle carenze a livello dei Chakra principali, dei corpi sottili, delle connessioni tra questi (nadi) o delle ferite o traumi, che intaccano la solidità e stabilità della persona.
Se passassimo la giornata sotto la pioggia, tornati a casa ci asciugheremmo. Dopo una passeggiata in bicicletta in mezzo ai campi, toglieremmo fango, erba e insetti dal nostro corpo prima di andare a letto. Se finissimo in una rissa, tornati a casa avremmo la cura di medicarci le ferite, prima di dormire.
Sarebbe molto bello se curassimo la salute e pulizia della mente, delle emozioni, sentimenti e anima quanto facciamo della nostra carne.

COME RIEQUILIBRARE IL TEMPO LIBERO

Il primo passo è scegliere di dedicare del tempo a se stessi. Quando la tua volontà è chiara, il tuo intento è forte e puoi agire sulla tua realtà.
Il secondo passo è prendere un impegno, decidere quanto tempo dedicherai a te e in che orario. Hai solo 5 minuti, pianificali e goditeli.
Il terzo passo è dedicare uno spazio nella settimana. Questo non è di soli 5 minuti, in questo spazio dovrai fare grandi cose e quindi più è grande meglio è. Prendi l’impegno con la tua anima, e onoralo. Agli inizi se hai paura di non poter fare grandi passi, prendi piccoli impegni, solo 1 ora magari, però onora le promesse che fai alla tua anima, sempre.

Ogni giorno devi avere il tuo tempo sacro, non importa se è poco, ma è tuo e puoi essere completamente autentica o autentico dentro il tuo spazio sacro.
Ogni settimana devi ritagliarti uno spazio più grande, per quanto puoi, ma che sia almeno di 25 minuti. Se non è possibile avere 25 minuti ogni settimana è segno che devi operare cambiamenti importanti nel tuo stile di vita.

In questi spazi puoi fare molte cose per nutrire e curare la tua interezza personale, ovvero il sistema di corpo, mente, cuore, emozioni e spirito. Le puoi fare in solitudine oppure insieme a chi ti permette di essere senza vincoli, completamente libero nella tua autenticità.

IDEE PER RIEQUILIBRARSI

Non c’è una ricetta unica che possa andare bene per ogni persona, quelle che seguono sono quindi solo delle idee che possono essere perfette per qualcuno e non applicabili per altri. Non è quindi così importante il gesto che propongo, ma il motivo che sta alla base, comprendendo il motivo si potrà trovare il proprio gesto o attività adeguato. Se vuoi aiutare chi leggerà questo articolo, puoi lasciare nei commenti quello che è il tuo gesto che ti rigenera, che rinnova le tue energie, che ti ricarica e ti mette in pace con l’universo.

1) GIOCA

Il gioco è per ognuno di noi differente. Passano gli anni e il gioco cambia, si trasforma, ma quando smettiamo di giocare, smettiamo di alimentare il nostro IO bambino. Bisogna trovare sempre un modo per giocare, per recuperare quella leggerezza e allegria sottile che era così facile quando eravamo piccini. Suonare è un modo di giocare, per esempio, in francese e inglese il termine giocare e suonare sono identici. Può essere un gioco di società, un gioco in cui sfidi altre persone online, può essere quello che vuoi. Dalle bocce sulla spiaggia, al tennis, agli scacchi. Non importa quale mezzo scegli, quello che importa è la leggerezza dell’animo che si crea quando giochi, quando permetti alla tua natura infantile di prendere le redini e uscire a farsi una galoppata.

2) IMPARA

Nella natura non c’è stasi. Quello che esiste può solo crescere o morire. Ogni cosa che vedi nell’universo ha solo queste due fasi, per un certo tempo cresce e poi inizia il suo declino. Imparare è crescere, è svilupparsi, è divenire. Trova qualcosa che ti piace, che ti incuriosisce e impara, studia, scopri, esplora. Non lasciare che la tua mente si chiuda, non permetterti mai di credere di sapere tutto, muoviti nelle molte culture e scopri, impara, tieniti sempre in movimento con la mente e diventa ogni giorno uno 0,00001% migliore rispetto al giorno precedente.

3) DIVERTITI

Da soli o in gruppo, poco cambia, divertirsi, ridere, essere allegri è una terapia per l’anima che non può mancare. Puoi sempre analizzare il tuo passato e scoprire quali sono le situazioni in cui c’è stata allegria e divertimento, troverai che certe attività, persone, contesti, hanno permesso alla tua sfera emozionale di essere non solo a suo agio, ma anche di aver liberato una grande energia di allegria e gioia. Puoi trovare sempre il modo di divertirti, ma è necessario che tu ti permetta di farlo.
La vita a volte è molto complessa, le sfide che ci affliggono sono così tante, piene di stress, dubbi, problemi, malattie. Non ci sembra giusto, a livello inconscio, il poterci divertire. Quale mostro potrebbe mai divertirsi quando c’è così tanta sofferenza nel mondo, nella società, nella famiglia, nel paese dove si vive?
Eppure è il contrario, se permetti al tuo cuore di divertirsi, si rigenera e avrai più energie da poter immettere nella situazione difficile che stai vivendo. Chiudersi sembra così ragionevole, da un lato mi difendo dai colpi esterni, dall’altro se sono triste in questa situazione difficile, è normale e nessuno potrà dirmi nulla.
Però facendo in quel modo le tue energie diminuiscono giorno dopo giorno e ti condanni ad un girone personalizzato, che ogni giorno hai creato con cura e dedizione.

4) PARLA COL CUORE

Il tempo può essere scelto, lo spazio dedicato, ma se la libertà di fare non segue la libertà di essere, si può raccogliere ben poco. Nessuno di noi possiede la verità assoluta, ma ognuno ha la sua personale verità, quella che lo rappresenta. Quello che pensiamo, sentiamo, il modo in cui vediamo il mondo, fanno parte della nostra prospettiva che è unica e per noi autentica. Come possiamo vivere una vita felice, vera, soddisfacente, se non parliamo mai con il cuore? Se non diciamo quello che pensiamo se non onoriamo la nostra unicità e la condividiamo con qualcuno? Per questo è importante che ognuno scelga almeno una persona dalla quale farsi vedere, farsi riconoscere, con cui vivere la propria unicità. Se non viviamo la nostra verità, stiamo solo recitando la parte di qualcun altro ed il nostro ruolo in questo mondo resterà scoperto.

5) MUOVI IL TUO CORPO

Ho visto molte persone che si incamminano nelle vie dello spirito, della meditazione, dell’ascesi, dimenticarsi che camminano su questo pianeta utilizzando un corpo. Accade così che ci si concentra sulla mente, sui sentimenti, sull’anima o sulle emozioni, lasciando il corpo, completamente negletto. La bella notizia è che non serve iscriversi in palestra, faticare o sforzarsi in modo difficile. Basta usare il corpo. Puoi ballare, puoi pattinare, camminare, fare Tai Chi, aerobica, ciclismo, passeggiare con il tuo cane o qualsiasi cosa che ti rimetta in contatto con il tuo corpo e che tu non detesti. Ti piace solo andare a pescare o giocare a bowling o bocce? Va benissimo. Hai un corpo e se smetti di usarlo questo inizia a deperire, usalo con gioia e allegria e sarà buono con te, al momento buono.

6) COLLEZIONA SUCCESSI

Ci sono alcune emozioni che sono medicine. Potessimo sintetizzare delle pastiglie che provocano certe emozioni, manderemmo in rovina alcune case farmaceutiche.
Una di queste emozioni è l’orgoglio si sé, la soddisfazione per qualcosa che abbiamo fatto bene, l’essere fieri di sé stessi.
Purtroppo non c’è una pastiglia per provare questa emozione. Ma c’è un metodo pratico per farlo ed è molto facile.
Pensa ad una sfida, qualcosa che ti piacerebbe raggiungere o recuperare se in passato l’hai già raggiunta. Immagina quando sarebbe difficile farla, valuta da 0 a 10 la difficoltà.
L’immaginazione si prefigura il risultato e immaginiamo sfide con grandi risultati, senza curarci della fatica che serve. Fai una bella lista di tutte le sfide che possono portarti ai risultati che desideri e valuta la loro difficoltà. Poi usa un trucco, scarta tutte le sfide che valuti da 1 a 3, scarta tutte le sfide che valuti da 6 a 10. Inizia a completare 1 sfida che valuti difficoltà 4-5.
Non applicarti in nessuna altra sfida fino a che non hai ottenuto il risultato.
Quando ce l’hai fatta, fallo di nuovo. 4 o 5 non oltre. Non mettere la tua forza in più di una sfida alla volta.
Ce la farai di nuovo. Solo quando avrai un secondo successo passa a sfide di livello 6-7. Questa volta porta a casa 3 successi prima di muoverti a sfide oltre il 7. Ce la farai di nuovo, ma solo se riuscirai a mantenere il tuo focus su una sola, singola sfida.
Dopo 3 successi puoi accettare sfide dal’8 al 9, ma solo se hanno delle tempistiche medio-brevi.
Ogni sfida deve essere raggiungibile in non più di 3 mesi.
Come mai? Perché devi vincere, in cose sempre più difficili, ma senza perdere troppo tempo. Devi nutrire la tua autostima e sensazione di auto efficacia percepita. Cosa mangia l’autostima? Successi.
Quanto ha fame l’autostima? Ha sempre meno fame, quindi più accumuli successi, più potrai accettare sfide a lungo termine, ma nella fase iniziare se usi questo trucco avrai risultati molto superiori.

7) MEDITA

Le emozioni forti possono dare una bella spinta o grandi problemi. Perché dovremmo meditare? Il principio base del corpo umano è l’omeostasi, ovvero la tendenza a mantenere uno stato e ad abituarsi alle variazioni e cambiamenti. Meditando ci permettiamo di sintonizzarci alla radice della natura animica e spirituali, ripristinando il collegamento con quello che siamo e limitando gli effetti dell’abitudine e del mondo esterno sulla nostra mente ed emozioni. L’apporto delle emozioni forti, ha molte similitudini con le droghe, che dopo un certo tempo creano assuefazione e richiedono dosi maggiori. Meditare in modo costante resetta la scena, prevenendo la necessità di continuare ad aumentar le dosi emozionali che ci fanno sentire vivi. La nostra natura spirituale infatti non chiede alti e bassi, solo verità, autenticità e apertura ed ogni volta che rientriamo in contatto con noi stessi, tutto il visibile riprende il suo senso, benché differente.

CONCLUSIONI

Quando parliamo di equilibrio, pensiamo a qualcosa di statico. Una bilancia con due pesi quasi identici che si muove appena. Quando viviamo momenti di malumore, di insoddisfazione, la mente ci porta a immaginare uno stato di calma, pace costante e serenità senza alcuno scossone. Questo punto di arrivo può essere adeguato per chi ha abbracciato una vita monastica, ma non lo è per molte persone che invece di cercare una calma piatta, potrebbero impegnarsi per introdurre nella propria vita, nei momenti di tempo libero, tutti i nutrimenti per corpo, mente, animo, emozioni e spirito. La vita ha già le sue sfide, le sue pressioni, e tutti le sperimentiamo. L’equilibrio consiste proprio nel prendersi la responsabilità di apportare energia positiva in ogni ambito, nell’evitare di lamentarsi per quanto accade e usare invece quell’energia per organizzare il proprio libero arbitrio per creare la migliore vita che possa essere vissuta.

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Alfredo Nardone

Ho intrapreso il mio cammino spirituale a 19 anni e da quel momento non ho mai deviato dalla ricerca e dalla pratica, di tutte le tematiche e discipline che mi potevano aiutare nel mio percorso. Sono Master Reiki di molteplici scuole e utilizzo diversi strumenti energetici come il QiGong, il LingQi, l’EFT, lo Zhang Zhuang, varie metodologie di Meditazione e altro. Credo che l’essere umano vada visto nel suo insieme, che la consapevolezza e la guarigione siano percorsi in cui la persona deve essere protagonista e maestro, non paziente inerme che subisce diagnosi e prescrizioni.
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