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Lenticchie: proprietà, usi e ricette (guide)

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Sono dette la “carne dei poveri” per il loro potere nutritivo ed energetico. Ma le lenticchie sono anche un ingrediente perfetto per uno scrub nutriente per la pelle

Coltivata sin dall’antichità, la lenticchia è il seme della pianta Lens esculenta (o Lens culinaris) ed è una delle prime specie domesticate: era coltivata dalle prime civiltà sorte in Mesopotamia e addirittura alcune testimonianze archeologiche dimostrerebbero che venisse mangiata già nell’11.000 a.C.; inoltre nell’episodio biblico della Genesi, Esaù rinuncia alla primogenitura scambiandola per un piatto di lenticchie.

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Da sempre considerate la “carne dei poveri”, le lenticchie erano un pasto importante per il loro potere nutritivo ed energetico e per la facilità di reperimento: erano ampiamente consumate dagli antichi romani e greci, soprattutto dalle classi più povere, e nel Medioevo e nei periodi di carestie costituivano un piatto ottimale in grado di fornire vitamine e proteine.
PROPRIETÀ DELLE LENTICCHIE
Le lenticchie appartengono alla famiglia delle Papilionacee e sono ricche di fibre, ferro, magnesio, potassio e vitamine. Il loro contenuto in ferro è superiore a quello della carne e soprattutto hanno il pregio di avere un alto valore calorico, cosa che le rende un pasto nutriente ed energetico: 100 grammi di prodotto apportano circa 290 kcal. Le lenticchie sono facilmente digeribili ma per permettere all’organismo un’assimilazione migliore, soprattutto delle proteine, si consiglia di consumarle insieme a pasta, pane, riso o altri cereali.
Gli isoflavoni contenuti nelle lenticchie le rendono legumi dotati di un’azione antiossidante, mentre fibre e sali minerali ne fanno un alimento molto utile da assumere specialmente in caso di stitichezza, anemia, colesterolo alto, problemi al fegato. Le lenticchie sono consigliate inoltre durante la gravidanza e per i neonati durante lo svezzamento (ovviamente andranno omogeneizzate). Sono invece da sconsigliare ai malati di gotta e di uremia, in quanto fonte di purine.

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MASCHERA SCRUB ALLE LENTICCHIE
Ebbene sì, le lenticchie possono aiutarci anche a essere più belle e a migliorare la nostra pelle. In particolare, con le lenticchie possiamo preparare uno scrub per aiutare la pelle a rimuovere le cellule morte, donandole luminosità. Questo scrub è ideale soprattuto in estate per preparare il corpo all’abbronzatura. Come prima cosa, è necessario lavare e asciugare 100 grammi di lenticchie rosse decorticate, preferibilmente il giorno prima di realizzare lo scrub. Frullatele e sbriciolatele, fino ad avere pezzetti piccoli, ma non del tutto polverizzati, per far sì che possano massaggiare la pelle. A questo punto, mescolate le lenticchie con 2 vasetti di yogurt magro ( o latte q.b.) e aggiungete man mano un cucchiaino di miele, 2 cucchiaini di olio di mandorle dolci. Continuate a mescolare fino a quando non avrete un composto omogeneo e denso. Per un effetto esfoliante, potrete applicare lo scrub sulla pelle asciutta massaggiando per circa 10 minuti; poi immergetevi in acqua calda. In alternativa, potete massaggiare lo scrub sulla pelle umida, lasciando in posa per circa 5 minuti prima di sciacquare nuovamente.

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COME CUCINARE LE LENTICCHIE
Prima di cucinare le lenticchie, si consiglia di metterle a bagno per una dozzina di ore ed eliminare quelle che galleggiano, poiché bacate. La cosa importante da ricordare è che le lenticchie non andrebbero mai consumate crude, a causa della presenza di sostanze antidigestive che vengono invece distrutte con la cottura.

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PASTICCIO DI LENTICCHIE E PATATE
Se a San Silvestro volete portare in tavola le lenticchie in modo più originale e adatto anche ai vegetariani, potete provare a cucinare un pasticcio di lenticchie e patate, una ricetta da tenere a mente anche qualora si volessero riutilizzare avanzi del cenone di Capodanno. Lessate 500 grammi di lenticchie in acqua salata (per circa 30 minuti in pentola normale o 15 in pentola a pressione), aggiungendo una foglia di alloro e due di salvia. Lessate anche 300 grammi di patate, poi pelatele e passatele con un passaverdura. Anche le lenticchie, dopo essere state ben scolate, andranno passate; poi amalgamate i due passati. Soffriggete la cipolla tritata con 50 grammi di burro per qualche minuto a fuoco lento, in seguito aggiungete il passato di lenticchie e patate e mescolate fino a far insaporire il tutto, unendo se serve un po’ di acqua di cottura delle lenticchie. Infine, mette il composto in una pirofila imburrata e conditetelo se volete con qualche fiocchetto di burro. Lasciate in forno per circa 10 minuti. Il pasticcio potrete servirlo sia caldo che freddo.

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LENTICCHIE A SAN SILVESTRO E ALTRE TRADIZIONI
La forma a lente (da cui deriva anche il nome) delle lenticchie ricorda quella di una moneta e per questo simboleggiano prosperità e denaro. Così, è tradizione in occasione del cenone di San Silvestro (31 dicembre) assicurarsi prosperità per l’anno nuovo mangiando un bel piatto di lenticchie, spesso accompagnandole con zampone o cotechino.
Il detto “vendersi per un piatto di lenticchie”, cioè barattare alti valori morali in cambio di beni materiali semplici, viene proprio dall’episodio biblico già citato in cui Esaù, affamato, accetta di scambiare con Giacobbe la sua primogenitura in cambio di un piatto di lenticchie. In questo modo, Esaù abdica a favore del fratello e gli concede di essere la guida ed il Re degli ebrei, accettando una compravendita sfavorevole per sé stesso e molto favorevole per Giacobbe.
Nella cultura ebraica, le lenticchie fanno parte delle cerimonie tradizionali del lutto, e il piatto della consolazione (seudat havra’ah) che viene consumato dopo il ritorno dal funerale consiste in uova sode e lenticchie, altri cibi rotondi o oblunghi: la loro forma circolare simboleggia il ciclo di vita dalla nascita alla morte.
Infine, in Etiopia le lenticchie stufate (kik o kik wot) accompagnano la focaccia injera, il piatto nazionale.

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Giorgia Fanari

Giorgia Fanari

Giornalista pubblicista freelance, blogger, social media specialist, laureata in Linguistica, sin da piccola le sue passioni sono l’ambiente e la scrittura. Nata e cresciuta a Roma, ama la sua città eterna ma le piace guardarsi intorno e viaggiare. Giorgia scrive e fotografa per l’Agenzia Giornalistica Globalpress, Eco dalle Città, collabora con l’ufficio stampa Press Play e partecipa come analista alla trasmissione di Rai Tre Tv Talk. Il suo blog è theecoowl.it. Da 8 anni è volontaria per Greenpeace Italia.
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