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Museo della Merda: la cacca in esposizione a Piacenza

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Il Museo della Merda nasce dall’intuizione geniale dell’imprenditore agricolo Locatelli di valorizzare la materia prima da sempre utilizzata ed apprezzata in natura: la merda!

Il Museo della Merda è nato solo da qualche mese ma già sta ottenendo degli ottimi riscontri positivi. Questo rappresenta uno dei pochi progetti innovativi che mette al primo posto l’ecosostenibilità, il riciclo e la produzione di energia grazie all’utilizzo della merda come fonte energetica nuova e rinnovabile. Fin dai tempi più antichi, lo sterco ha rappresentato un’ottima materia prima specie nell’ambito agricolo. Oggi con i ritmi e lo stile di vita moderno della nostra società, riutilizzare la merda potrebbe rappresentare un’iniziativa assurda. Al contrario invece, il Museo della Merda si presenta come un valido progetto ecologico in chiave sostenibile di cui tutta la cittadina di Gragnano Trebbiense ne va fiera.

COME NASCE IL MUSEO DELLA MERDA
Il proprietario agricolo Gianantonio Locatelli e ideatore del Museo della Merda possiede un’azienda agricola di 300 ettari con 2500 vacche che producono ogni giorno il latte per la produzione di formaggi come il Grana Padano. Alla base della nascita di questo museo vi è una forte esigenza sentita all’interno dell’azienda stessa. Come smaltire l’enorme quantità di sterco animale prodotto dalle vacche? La geniale soluzione non è stata solo quella di far nascere un museo dedicato alla storia della cacca e al valore avuto fin dai tempi più antichi, ma anche il dimostrare come dalla merda si può ricavare non solo concime.
COME VIENE RICICLATO LO STERCO
Nel Museo della Merda vi è una valida dimostrazione di come si può pensare di utilizzare la cacca degli animali. Dal più conosciuto concime per i campi agricoli alla produzione di energia sotto forma di metano; dal materiale grezzo per la creazione di intonaco ai mattoni per la costruzione di immobili; anche per il riscaldamento dello stesso museo si utilizza lo sterco attraverso un sistema che riciclando lo sterco è in grado di produrre calore. Lo sterco in ogni caso viene lavorato secondo nuovissimi sistemi di ultima generazione che non solo riducono l’inquinamento ma contribuiscono anche a distribuire meglio i nitrati all’interno del terreno.
COSA VEDERE AL MUSEO DELLA MERDA
Il Museo della Merda è ubicato all’interno di un castello ristrutturato che si trova proprio accanto all’azienda di Locatelli chiamato Castello di Castelbosco. La sua area espositiva si divide in due zone. Nella prima potrete ammirare numerose opere d’arte create con lo sterco, una vasta esibizione degli scarabei stercorari, gli animali della merda per eccellenza divinizzati nella civiltà egiziana, testimonianze di numerose architetture a base di sterco delle popolazioni africane ma anche delle antiche civiltà italiche, ed ancora il valore dello sterco nella letteratura. Tra queste opere si colloca Naturalis Historia di Plinio il Vecchio. Nella seconda area espositiva invece si può ammirare tutti i modi in cui la cacca viene riciclata e sono i modi che abbiamo spiegato nel paragrafo precedente. Per tutti i curiosi che faranno visita a questo museo ci sarà la possibilità di poter ammirare un reperto archeologico: un escremento di dinosauro.
DOVE SI TROVA IL MUSEO DELLA MERDA
Per chi fosse interessato il Museo della Merda si trova nella provincia di Piacenza nel paesino di Gragnano Trebbiense. In particolare il Castello si trova nella località di Castelbosco da cui prende anche il nome. Il museo resterà aperto al pubblico almeno fino al prossimo mese di agosto 2015. E’ possibile fare visita solo su appuntamento. Per le prenotazioni bisogna chiamare questo numero di telefono 0523 787357.
INFO UTILI
museodellamerda.org

 

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Silvana Rea

Silvana Rea

Silvana Rea web copywriter, da poco si è avvicinata al mondo della scrittura come professione. Aspirante blogger, ha collaborato con varie testate giornalistiche online curandone i contenuti. Ama seguire uno stile di vita naturale e curare il benessere con ciò che la natura ci offre. Le piace sperimentare e incuriosirsi ogni giorno con piccole scoperte. La cosa che odia di più? Lo spreco di qualsiasi cosa.
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