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Le donne venute dalle mareggiate

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Is Femmineddas: dalla Sardegna l’Artigianato creativo di Francesca Serra e Massimo Mei fatto con i legni restituiti dal mare

Legni portati dalle mareggiate sulle spiagge della Sardegna, terracotta e scampoli di stoffa. Sono questi i materiali da cui prendono forma le creazioni del piccolo laboratorio di artigianato artistico di Francesca Serra e Massimo Mei. “Is Femmineddas” in sardo significa “le donnine” ed è diventata la loro firma, ma è anche il nome delle loro prime creazioni di terracotta, che rappresentano donne con il costume tradizionale dell’entroterra sardo: piccole di statura ma di grande tenacia e longevità. Marito e moglie, di 40 e 37 anni, vivono e lavorano a Siliqua, in provincia di Cagliari, e hanno trasformato una passione in un mestiere “con una scelta coraggiosa ma quasi obbligata, perché questi tempi di crisi impongono scelte coraggiose”, dando vita a delle vivaci creazioni eco-sostenibili e impegnandosi per promuovere nel loro territorio coscienza e interesse su questo genere di temi e di artigianato. Oltre alle donnin

 

 

e, sempre con l’argilla creano anche le “Janas”, che nel mito sardo sono piccole creature “fate con i buoni e streghe con i cattivi”, insieme a pastori, pecore, gufi e altri personaggi legati alla vita e alle tradizioni dell’isola. Un altro materiale utilizzato è il legno di recupero: “In inverno puliamo le spiagge e raccogliamo ciò che il mare restituisce dopo le mareggiate. Scegliamo con cura i pezzi da recuperare e li trattiamo nel modo meno invasivo possibile. Può nascere un piccolo uccellino, un grande coccodrillo, una specchiera o un lampadario, con i giochi di colore dati dalle sovrapposizioni delle varie mani di vernice che ha ricevuto nella sua vita quel legno, che magari in origine faceva parte di una chiglia di barca”. Francesca e Massimo recuperano non solo materiali, ma anche tradizioni: “nel nostro piccolo, con gli oggetti che escono dal nostro laboratorio tramandiamo ricordi di vecchie leggende, proverbi e modi di dire, sul filo della memoria, attraverso figure che appartengono alla tradizione sarda”.
Come i “mommottini”, dei pupazzi che loro definiscono “mostri buoni, da compagnia” e il cui nome è il vezzeggiativo di “mommotti”, l’essere immaginario che nei racconti della tradizione sarda tanto impauriva i bambini. Insomma, che si tratti di terracotta, legno o stoffa, dalle mani di Francesca e Massimo prendono forma dei pezzi unici e fantasiosi che di povero hanno solo il materiale di partenza. “Siamo abituati a gettare via con molta facilità gli oggetti, perché danneggiati o fuori moda, ma con un po’ di manualità e creatività le cose si possono riparare o trasformare. Il riuso e il riciclo sono una filosofia di vita e il nostro lavoro ha una forte connotazione ecologica e sostenibile, oltre ad essere molto stimolante e divertente!”.

Is Femmineddas, di Francesca Serra e Massimo Mei – Piazza Stazione FFSS 5a – Siliqua (Cagliari) – 

 

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